Finita la guerra, nel giugno del 1945, Adele M. scrive di suo pugno la lettera di richiesta di assunzione presso la sede genovese dell’Istituto di San Paolo, che accoglie la sua domanda: sarà un’impiegata temporanea affidata ad un Servizio in quel momento molto attivo, le Gestioni Egeli per i beni sequestrati ai nemici durante il conflitto. Parteciperà poi al concorso come alunna ed entrerà in ruolo ordinario nel 1952.
La Direzione riceverà le sue dimissioni dopo pochi anni, unitamente al suo certificato di gravidanza e alla richiesta di alcuni mesi supplementari di contribuzione. L’analisi della situazione per la decisione dell’Istituto è molto significativa: “se si considera che ci si presenta l’occasione di sostituire, facendo contemporaneamente cosa gradita all’interessata, un personale femminile coniugato con un personale maschile, la richiesta della signora è a nostro parere pienamente accoglibile”.