Severina I.

Una normale consuetudine

Severina I., nata a Cinaglio d’Asti nel febbraio del 1926, in possesso di abilitazione magistrale e di una discreta conoscenza di dattilografia, chiese di essere assunta come impiegata temporanea all’Istituto di San Paolo di Torino in quanto figlia di grande invalido e sorella di caduto della seconda guerra mondiale. Le precarie condizioni economiche e il conseguente bisogno di un aiuto materiale hanno fatto sì che venisse assunta il 7 giugno 1945 presso l’agenzia di città numero 11.
Il 29 aprile 1947 chiese di essere ammessa al concorso per titoli ed esami per il posto di alunno, ma solo quattro mesi dopo, il 30 agosto dello stesso anno, «avendo contratto matrimonio, rivolge domanda per ottenere la rescissione dal rapporto d’impiego con l’istituto».
In questo modo venne applicata una normale consuetudine per le donne lavoratrici di quel tempo, le dimissioni per matrimonio. E’ solo con la legge n. 7 del 9 gennaio 1963 che si decretò per la prima volta il «Divieto di licenziamento delle lavoratrici per causa di matrimonio».