Maria C.

Vivendo sola e indipendente

A vent’anni Maria C. viene assunta presso la sede di Roma in sostituzione del fratello. E’ dattilografa, come attesta il diploma conseguito nell’aprile del 1942, che presenta insieme alla richiesta di assunzione. Inquadrata in ruolo dopo alcuni anni, le relazioni sul suo operato si susseguono sempre positive, citando il suo «buon metodo, la precisione, la sollecitudine e la diligenza». Le qualifiche però non sempre rispecchiano questi giudizi, perché interviene un altro parametro, che si interessa non del suo lavoro, ma della sua condotta privata: «la signorina, che vive sola, essendo orfana di entrambi i genitori, occupando un appartamento della Cooperativa San Paolo – pare segua abitudini assai libere che urterebbero la suscettibilità dei colleghi coinquilini e rispettive famiglie. Espressamente interrogata sull’argomento […], l’interessata ha negato alcunché di meno lecito e riguardoso verso i colleghi medesimi».